Renégocier l’intraduisible : perspectives pour un humanisme transculturel
Riassunto
L’espansione illimitata della scienza e della tecnologia (occidentale) è sinonimo di cultura occidentale? Concetti chiavi come universalità, totalità, globalità sono sinonimi? Possono essere ritenuti validi come concetti al di fuori delle lingue e delle culture occidentali? La teoria postcoloniale cerca di rispondere al potere non condiviso dall’epistemologia occidentale con una inversione radicale: il blocco dell’epistemologia occidentale, sostiene questa teoria, deve riconoscere la pluralità di forme represse di sapere. Ma rifiutare l’universalità a favore della “pluriversalità” non ci libera dell’astrazione e non garantisce che i concetti che usiamo siano capaci di superare i limiti imposti dal dominio globale dell’epistemologia occidentale. Tuttavia, se consideriamo la traduzione come una pre-condizione necessaria per la negoziazione transculturale, il paradosso di un’universalità non omogenea viene spostato in una prospettiva differente, dal momento in cui si considera la dinamica della traduzione come negoziazione sull’ intraducibilità.
Parole chiave
Scienza, tecnologia, teoria postcoloniale, traduzione