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Clarence Brown. El componente autobiográfico de su cine

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Riasunto

 

Il seguente articolo nasce con lo scopo di smentire la tradizionale considerazione della storiografia con riguardo al cinema e la figura di Clarence Brown: questa è, in termini generali, che si tratterebbe di un direttore commerciale che lavorò presso lo studio system realizzando film su incarico pensati per le stelle della MGM, e’ quindi, privi di qualsiasi implicazione personale. Però realmente accade tutto il contrario. Infatti, sia prima sia dopo il suo ingresso alla MGM, nel 1926, la sua produzione risultò intrisa di numerosi cenni autobiografici, cosa che gli attribuisce una grande coerenza tematica. In effetti, buona parte della sua filmografia s’intende solo tenendo in considerazione le sue origini meridionali e la sua storia personale. Inoltre, fu proprio all’interno della MGM, dove Brown, dal 1935, poté realizzare un insieme di opere vincolate al genere americani, completamente personali, distintivi e originali. Tre di queste, fatte di propria iniziativa, spiccano per il loro alto contenuto autobiografico: Ah, Wilderness! (1935), Of Human Hearts (1938) e Intruder in the Dust (1949). La presente investigazione tratta di tutto ciò, con particolare attenzione ai tre lungometraggi nominati.

 

Parole chiave

Clarence Brown, autobiografia filmica, Metro-Goldwyn-Mayer, genere americani, Ah, Wilderness! (1935), Of Human Hearts (1938), Intruder in the Dust (1949)

 

Testo completo – Spagnolo (pdf)

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