Cinefilia entre la pasión, el análisis y el discurso desplazado.
Sommario
A partire dagli anni novanta un ampio novero di testi relativi alla cultura cinefila – i quali spaziano dal dibattito accademico sul post-cinema e sui post-media alle espressioni di cordoglio, da parte della stampa specializzata, per la «decadenza del cinema» – ha iniziato a guardare al passato con un atteggiamento nostalgico, che fonde la riflessione storiografica con una sensibilità di matrice autobiografica. Il presente articolo effettua un’analisi delle principali caratteristiche del discorso cinefilo a partire dagli anni cinquanta, proponendo innanzitutto una distinzione tra un periodo classico, che va approssimativamente dal 1945 al 1968, e uno moderno, circoscrivibile all’incirca tra il 1968 e i tardi anni settanta. Sulla base di questa distinzione, il contributo si propone di osservare come una costante revisione (e ricostruzione) del passato cinefilo non sia tanto un’altra conseguenza della conclamata «morte del cinema», quanto un attributo essenziale del discorso cinefilo almeno a partire dagli anni cinquanta, oltre che un ulteriore esempio di scarto (temporale) inerente a tale pratica discorsiva.
Parole chiave
Cinefilia, teoria del film, critica cinematografica, nostalgia, Cahiers du cinéma